Buone notizie per le studentesse che intendono frequentare l’università ed in particolare per coloro che scelgono corsi accademici con indirizzo scientifico, il Ministero dell’Istruzione recentemente ha firmato un decreto legislativo che mette a disposizione risorse economiche per l’orientamento – vero buco nero nel passaggio dalla scuola all’università – e tra questi ci sono anche 3 milioni che le università potranno utilizzare per incentivare le iscrizioni femminili alle lauree scientifiche. Percorsi, questi, scelti in media da solo tre studentesse su dieci, questi fondi permetteranno alle ragazze che sceglieranno questi indirizzi di frequentare l’università gratis o con forti sconti sulle tasse universitarie, un esempio di alcuni profili sono i corsi di data scientist, esperto di Big Data, analista degli investimenti o come ingegnere.
Il Decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli mette a disposizione 64,2 milioni di euro in tutto per le università statali (59,2 milioni per il Fondo giovani e 5 milioni per i Piani per l’orientamento) e a 2,6 milioni di euro per le università non statali legalmente riconosciute.
Come specifiato il decreto prevede anche uno stanziamento di fondi per l’orientamento, 3 milioni di euro per incentivare le iscrizioni ai corsi di laurea di ambito scientifico, con specifici incentivi a favore delle studentesse, cosi facendo le università potranno prevedere l’esonero parziale o totale dalle tasse o potranno erogare contributi aggiuntivi o altre forme di sostegno agli studi.
Non solo: le università riceveranno una quota maggiore di risorse (il 20% in più) per le iscrizioni delle studentesse rispetto a quelle degli studenti in modo da incentivare l’interesse delle ragazze per questi corsi.
Altre risorse saranno destinate anche per finanziare progetti presentati da reti di università, in collaborazione con le scuole, che riguardino: azioni di orientamento in ingresso all’università; azioni di formazione dei tutor; sviluppo di laboratori per il riconoscimento delle abilità e lo sviluppo delle vocazioni delle studentesse e degli studenti, che si affiancano a quelli per l’insegnamento delle scienze di base del Piano lauree scientifiche, altri 6 milioni infine saranno utilizzati per l’erogazione di assegni agli studenti tutor che aiuteranno le matricole a orientarsi nel loro percorso di studi.