La lista d’attesa per l’assunzione dei precari della scuola rimane lunga: su 116 mila docenti, solo meno della metà verranno assunti. È la stima fatta dall’associazione sindacale Anief, secondo la quale «il conteggio deriva dalla somma dei precari abilitati vincitori di concorso presenti nelle Graduatorie di Merito e in quelle a esaurimento: Campania, Lazio, Lombardia e Sicilia sono le regioni che presentano il maggior numero di docenti ancora da immettere in ruolo.
La maggior parte dei precari è presente nella graduatoria della scuola d’infanzia e in particolare in Sicilia e Lazio.
Segue l’insieme dei docenti delle secondarie di I e II grado, quindi la primaria. Per avere un quadro completo della gravità della situazione, occorre anche considerare, in lista di attesa, anche i 250 mila insegnanti precari collocati nelle graduatorie d’istituto, sia come abilitati sia come laureati con titolo acquisito».
Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), «stando così le cose il quadro del precariato scolastico italiano è destinato a peggiorare.
Noi, però, non stiamo a guardare. Abbiamo impugnato lo stato di stallo dei nostri governanti in tutte le sedi possibili: nei tribunali italiani, dove non si contano più le sentenze favorevoli ai ricorrenti, con risarcimenti danni riguardanti i mancanti scatti di anzianità, i periodi estivi e la stabilizzazione ritardata oltre modo; ci siamo poi rivolti alla giustizia transnazionale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.