Quando si sente parlare di lavori a rischio, subito ci viene in mente uno dei tanti lavori pericolosi come il vigile del fuoco o l’operaio edile, ma di lavori a rischio che mettono a repentaglio la vita di chi svolge tale impiego, c’è ne sono diversi, infatti sono considerati lavori a rischio tutti quelli che prevedono l’impiego dei gas tossici, detenzione di armi o impiego di sostanze tossiche e altri impieghi molto particolari.
Non ci viene però in mente immediatamente come professione a rischio il ruolo di insegnante, ma a dichiararla a rischio è una Delibera regionale del Piemonte, in particolare delibera n°29-2328 del 2015 nella quale sono indicate le professioni “ad elevato rischio infortunistico”.
Ma non è d’accordo in merito a tale delibera il Ministero della Salute che ha riproposto più volte l’eliminazione del ruolo di insegnante dall’elenco delle professioni a rischio, e a tal proposito si evince che per gli insegnanti vige il “divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche” quando si è in servizio.
Il “divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche” quando si è in servizio è un obbligo che ha suscitato non poche polemiche da parte di tutti quei docenti in questione, ovvero i docenti piemontesi che sono obbligati ogni anno a sottoporsi alla visita medica che include anche il controllo etilometrico, il non sottoporsi all’alcol test può essere per i docenti piemontesi motivo di sanzione.
Ma davvero il ruolo di insegnante può essere etichettato come un lavoro a rischio?
In un primo momento letta tale affermazione può sembrarci banale, ma per davvero in Piemonte l’insegnamento è considerato un “lavoro ad alto rischio infortuni, in quanto tale professione viene equiparata a lavori davvero molti rischiosi come ad esempio il ruolo del vigile del fuoco per citarne uno.
L’insegnante svolge delle mansioni considerate rischiose, una professione a rischio incolumità, che ogni anno deve essere sottoposto obbligatoriamente ad una visita di controllo nella quale sarà effettuato il test con etilometro. Ma non tutti gli insegnanti dovranno sottoporti a tale visita medica ma solo una parte di insegnanti che saranno sorteggiati e scelti a campione, qualora l’insegnante in questione non vorrà sottoporsi a tale visita dovrà pagare una penale che va dai 219,20€ ai 657,60€, più l’arresto fino ad un mese.
Ma perchè sottoporre gli insegnanti a test etilometrico?
Come ben si sa con i bambini e i ragazzi occorre molta pazienza e calma e ben sappiamo che i docenti ne hanno tantissime di queste due capacità ma spesso ci si ritrova on insegnanti stressati che non riescono più a pieno a svolgere il loro compito con passione e tenacia rifugiandosi nell’uso di alcool.
Infatti lo stress lavoro-correlato, è molto frequente tra gli insegnanti, se invece l’insegnamento viene riconosciuto come un “lavoro a rischio” andrà trattato con tutti gli obblighi e i diritti del lavoratore.