Con il decreto dignità che a breve sarà convertito in legge vi sarà spazio per la questione diplomati magistrali che in particolare tratta l’articolo 4 del decreto. Anche se per l’anno scolastico 2018/2019 saranno diverse le sentenze di merito dopo l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che arriveranno nel corso dell’anno scolastico, ma la soluzione che sembra esser stata individuata per coloro in possesso del diploma magistrale è l’attuazione di un concorso straordinario articolato in una prova orale di natura didattico-metodologica e nella valutazione dei titoli, qualora il decreto sia approvato senza modifiche.
Il nuovo concorso se approvato sarà destinato ai docenti della scuola dell’infanzia e primaria ed è riservato ai diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e ai laureati in Scienze della Formazione Primaria e a tutti coloro in possesso dei seguenti requisiti:
- aver svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuative, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni scolastiche statali (servizio deve essere svolto presso le scuole statali e deve essere stato prestato nella tipologia di posto per cui si partecipa al concorso).
- essere in possesso di abilitazione all’insegnamento conseguita tramite: corso di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- possedere abilitazione all’insegnamento conseguita tramite: diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.
Sulla base dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999 n. 124. Il calcolo dei due anni si servizio si effettua considerando l’anno scolastico intero (o anno di servizio), il servizio prestato per almeno 180 giorni o il servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio.