Dal 2019 per diventare docente nella scuola pubblica basterà solo la Laurea, il Ministero è al lavoro per creare dei Concorsi Scuola ad hoc per coloro che intendono diventare docenti, l’obiettivo del Ministero dell’Istruzione è quello di avere insegnanti sempre più giovani accordando quindi i tempi e l’iter per ottenere una cattedra.
Concorso Scuola, dal 2019 basterà solo la Laurea
In una recente intervista il Ministro Bussetti ha rilasciato delle dichiarazioni rilevanti circa i Concorsi Scuola che dal 2019 subiranno delle notevoli modifiche, verranno introdotte diverse novità che permetteranno di diventare docente molto prima rispetto ad oggi, il progetto al quale il Ministero ed il suo Ministro stanno lavorando è la riapertura di un percorso di reclutamento dedicati ai laureati, con integrazione di esami ad hoc e il concorso pubblico, i vincitori otterranno subito una cattedra.
Con tutta probabilità l’attuale percorso formativo chiamato FIT verrà abolito o modificato profondamente, in più di un’occasione il Ministro Bussetti ha dichiarato che 3 anni di formazione iniziale e tirocinio sono troppi
Grazie all’introduzione di queste novità il Ministro Bussetti vuole avere in cattedra docenti più giovani e far sì che le assunzioni non siano un flop, come accaduto quest’anno, con 57mila posti autorizzati e ben 32mila cattedre rimaste vuote.
Concorsi Scuola sulla base dei posti disponibili
Anche i concorsi subiranno delle modifiche, il Ministro vuole evitare il ripetersi dei bandi pubblici su posti a casaccio, dal 2019 i concorsi verranno banditi solo su posti disponibili, per ottenere ciò si sta pensando ad una differenziazione dei concorsi nella regolarità, a seconda delle esigenze in organico.
Coloro che vinceranno saranno vincolati per un tot numero di anni nella provincia in cui è stato assunto, ecco cosa ha dichiarato il Ministro Bussetti su questo aspetto:
“La mancanza di insegnanti per alcune discipline – ha affermato Bussetti – dimostra che sul reclutamento dobbiamo cambiare rotta. Immediatamente. Non abbiamo bisogno di continuare a costruire sacche di precariato. Dobbiamo avere il quadro chiaro delle necessità delle scuole di tutto il Paese e bandire concorsi sulla base di quelle. Abbiamo ereditato una situazione intricata. Ma in un anno al massimo indiremo un concorso per giovani laureati, che risponda a questi criteri e preveda tempi celeri di assunzione”