Venerdi 12 Ottobre si sono svolte manifestazioni studentesche in molte città a piazze d’italia, gli studenti hanno scioperato per protestare contro l’attuale Governo Lega-5 Stelle colpevole di aver tagliato fondi alla scuola per milioni di euro, nel corso delle manifestazioni sono anche stati bruciati sagome di Salvini e Di Maio in piazza a Torino da diversi studenti, per questo episodio sono state identificate due studentesse e denunciate per vilipendio delle istituzioni e per l’accensione del fumogeno.
Manifestazioni per lo sciopero del 12 ottobre si sono registrate nelle principali città italiane, ma la manifestazione saltata agli onori della cronoca è stata quella di Torino promossa dal Kollettivo Studenti Autorganizzati con l’adesione del Laboratorio Studentesco, a cui hanno preso parte circa 400 studenti che, partendo da piazza Arbarello hanno poi percorso le vie del centro arrivando fino alla sede del Miur in corso Vittorio Emanuele.
Uova contro due manichini di Salvini e Di Maio e fuoco alle loro sagome
Gli studenti hanno poi posizionato sulla strada dei mattoni per evidenziare la fatiscenza delle strutture scolastiche italiane, poi successivamente la manifestazione ha raggiunto piazza Castello, dove sono state lanciate delle uova verso due manichini raffiguranti i vicepremier Salvini e Di Maio, successivamente le sagome con i volti di Salvini e Di Maio sono state date alle fiamme dalle due attiviste di Askatasuna, di 17 e 18 anni, che successivamente sono state denunciate per vilipendio delle istituzioni e per l’accensione del fumogeno.
Sulla vicenda non si sono fatte attendere le replice dei due Ministri, Salvini è stato più duro dichiarando che “Questi ‘democratici’ studenti, coccolati dai centri sociali e da qualche professore, avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica. Forse capirebbero che bruciare in piazza il manichino di Salvini, e di chiunque altro, o appenderne ai lampioni le immagini è una cosa schifosa”.
Di Maio è stato più comprensivo sul gesto fatto dalle studentesse, affermando che fanno bene a protestare e scioperare e che le porte del suo Ministero sono sempre aperte a tutti, studenti compresi, per dialogare e cercare dei punti d’incontro.