Nell’ultimo decreto fiscale varato dal Governo spuntano tagli alla scuola e all’università, in particolare si parla di un taglio pari a 30 milioni di euro di cui 14 milioni per l’istruzione scolastica e 15 milioni invece per la formazione universitaria e post laurea, il decreto fiscale oggi è al senato in commissione industria dove verrà analizzato.
Stando ai numeri il taglio del governo approntato al Ministero dell’Istruzione è tra i più alti secondo solo al Ministero dell’Economia dove sono stati tagliati circa 469 milioni che comunque è il dicastero a cui è affidata la gestione di molti fondi per altre amministrazioni.
All’interno del decreto sono allegate le tabelle dove sono indicati nel dettaglio i tagli di spesa effettuati, in particolare i tagli della scuola sono stati cosi riparatiti:
- 8 milioni per l’istruzione del primo ciclo
- 3 milioni per il secondo ciclo
- 3 per il reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione.
Sul tema degli investimenti nel settore scuola nei giorni scorsi era stato lo stesso Ministro dell’Istruzione Bussetti a dichiarare che non ci sarebbero stati investimenti sia nella scuola che nel settore universitario, ora arrivano anche i tagli.
Gli addetti del settore scuola non hanno certo accolto con gioia questi tagli, per Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari il governo sta dimostrando quale sia il suo vero volto, con 29 milioni di euro di tagli netti in istruzione contenuti in questo decreto fiscale: nessun alibi, nessun colpevole da ricercare altrove.
Si tratta di un vero e proprio schiaffo a quelle che sono da sempre le nostre richieste di investimento per migliorare la condizione degli studenti, e cosa ancora più grave è la naturalezza con cui si continuano a finanziare spese militari e condoni piuttosto che valorizzare la crescita del paese nel campo dell’istruzione».