Al concorso “Zero Robotics” idetao dal Mit e dalla Nasa si sono classificati al secondo posto tre ragazzi italiani, ma mancano le risorse per la trasferta. Tanti sono i concorsi per il mondo a cui partecipano tanti ragazzi italian, che spesso si ritrovano a dover pagare da se le spese per le trasferte al momento delle premiazioni, come il recente caso di Mauro DʼAlò, Davide Di Pierro e Luigi Picarella che pur essendo vincitori del secondo posto al concorso “Zero Robotics” si ritrovano a dover ricorrere all’aiuto di istituzioni e aziende.
Gli studenti italiani dell’Iti “Augusto Righi” di Napoli dovrebbero volare fino negli Usa per ritirare il premio, ma non potranno partecipare alla finale della competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale a causa della mancanza di fondi per la trasferta.
Gli studenti napoletani fanno parte di uno dei quasi 200 team in gara di tutte le scuole del mondo, ma per molte delle altre scuole ci sono sostegni economici di sponsor come Apple e Microsoft.
Tal situazione della mancanza dei fondi per le trasferte non è una novità per l’istituto Righi afferma Salvatore Pelella insegnante di matematica e informatica all’istituto napoletano, in quanto la competizione suddetta li vede protagonisti già da cinque anni scalare i vertici della classifica mondiale, ma ogni anno non possono essere a Boston per la finale, tranne per anno che dei genitori decisero di autofinanziarsi per le spese di trasferta.
Davide Di Pierro uno degli studenti finalista del concorso “Zero Robotics” ha deciso di lanciare un appello dal palco del “Sabato delle Idee”, chiedendo alle istituzioni e alle aziende tecnologiche italiane sul tema dei finanziamenti a istruzione e ricerca di intervenire per permettere agli studenti di partecipare ad un contest dove partecipano le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale.