La categoria dei docenti in italia non se la passa del tutto bene, secondo molti rapporti ufficiali, i docenti italiani sono tra i meno pagati d’europa ma sono anche tra i più vecchi, secondo l’ultimo rapporto Eurydice, TeachingCareers in Europe gli insegnanti italiani over 60 nel nostro paese sono il 18%, il doppio rispetto agli altri paesi dell’europa dove la presenza degli over 60 si ferma al 9% dei docenti in servizio.
Docenti over 60: in Italia sono il 18%, il doppio rispetto alla media europea
Fondamentalmente l’ultimo rapporto Eurydice conferma un trend già noto a tutti, anche alla politica che negli ultimi anni ha cercato di mettere in campo delle contromisure per permettere a docenti sempre più giovani di ottenere una cattedra, purtroppo i risultati non sono stati incoraggianti, ancora oggi il 36% degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie europee ha più di 50 anni, percentuale che in Italia si alza al 57%.
E non si tratta certo della mancanza di docenti, le graduatorie sono ricolme di docenti precari anche giovani e che la supplentite ha raggiunto anche nell’a.s. 2018/2019 cifre da record anche nel sestegno.
In questa ottica la Quota 100 proposta dal Governo Lega-5 Stelle doveva propria servire ad attuare un turnover senza precedenti permettendo l’entrata nel mondo della scuola ed in particolare dei docenti, di moltissimi giovani che avrebbero abbassato di molto l’età media.
Se inizialmente la Quota 100 sembrava che dovesse mandare in pensione moltissimi docenti ad oggi la questione è parecchio mutata, la Quota 100 si farà, questo è sicuro, ma sono cambiate le modalità di attuazione soprattutto nel pubblico impiego ed in particolar modo nella Scuola.
Per arginare questo problema è necessario mettere in campo delle strategie precise e mirate che permettano a migliaia di giovani di entrare nel mondo della scuola ed insegnare già a 26/27 anni e non dover attendere anche 50/55 anni per avere una cattedra di ruolo, come spesso è accaduto negli ultimi anni.